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Segui Il dio del massacro
The god of massacre
A hilarious and ruthless comedy that has toured theatres all over the world.
Synopsis
Ferdinand Reille, an eleven-year-old boy, hits his peer Bruno Houllié in the face with a stick and breaks two of his teeth during the fight. The two sets of parents meet the next day to resolve the day after to resolve the 'incident' peacefully, but despite theThe two sets of parents meet the next day to resolve the 'matter' peacefully, but despite the best intentions of mutual respect and love, the argument degenerates and good manners are soon forgotten by both families.
French writer and playwright Yasmina Reza delves into family and social relationships, breaking them down, bringing out all their contradictions and paradoxes and creating a clockwork mechanism that turns an ordinary situation into a hilarious explosion of absurd topicality. a hilarious explosion of absurd actuality.absurdity.
A seesaw of unexpected events, vitriolic jokes, "tripping", refined cruelty, fights...guide us through the world of the couple, the couple with children, the couple with children struggling with other parents, with society.
All mankind is united by "being a child" and society is based on this truth. society is based on this truth. The four parents, in their strenuous defence of what is most dear to them, raze the foundations of social conviction to the ground.
Children grow up and learn how to live in this world by watching and mirroring adults and copying them. and copying them. This play reveals adults as nothing more than older children who continue to behave in childish ways. continue to behave in a childish way. How and when does one truly become an adult?
An elementary and primitive scenography in its materials, its lines and its scenic necessities leaves room entirely for the actors' verve. It is a performances a show focused on relationships and those little details that enhance the qualities of this wonderful text.
A play that with great skill highlights the daily cruelties we feed to our fellow men, we laugh, we laugh at ourselves and at the same time Reza, with ruthless lucidity, helps us to understand ourselves and to grow as men and parents.
Credits
DIO DEL MASSACRO
di Yasmina Reza
Directed and performed by
Michele Cipriani, Arianna Gambaccini, Saba Salvemini, Annika Strøhm
Consulenza Scene E Luci Michelangelo Campanale
Costumi Maria Pascale
Una produzione Areté Ensemble e CiprianiGambaccini
Realizzata con il supporto di TRAC_Centro di residenza teatrale pugliese e Tex_il Teatro
dell’ExFadda oltre che con la collaborazione del Comune di Pergola e la compagnia teatrale Malalingua
Foto e Video
Link al trailer:
Link al teaser de IL DIO DEL MASSACRO
Potete scaricare le foto dello spettacolo e le foto dello studio scattate nell’estate 2021.
Potete seguirci sulla nostra pagina Facebook per trovare mini videoclip e foto.
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Scheda Tecnica
Tra i download travate la scheda tecnica. Contattateci per avere maggiori informazioni.
Recensioni e commenti
Mario Bianchi (KLP Magazine) della prova aperta presentata ai Teatri della Cupa – Luglio 2021
“…Tutto avviene in modo calibrato e spietatamente lucido, in un crescendo di situazioni e
d emozioni che sbaragliano la scena, mettendo a nudo le fragilità dei quattro personaggi,
piccolo borghesi, apparentemente “normali” e benevoli, che usciranno invece
da questo confronto serrato vivisezionati e mostrando ogni loro meschinità…..Il testo viene
posto in scena in modo coerente e plausibile, sorretto dalla recitazione di quattro attori
(Michele Cipriani, Arianna Gambaccini, Saba Salvemini e Annika Strøhm) capaci di reggere
un siffatto confronto, composto da parole dall’aspetto emotivo ed espressivo sempre cangiante.
Cipriani, Gambaccini, Salvemini e Strohm riescono nella temibile impresa, essendo
sempre plausibili nel condurci nel bel mezzo del turbinio di una disputa senza fine, un vero e
proprio sottile gioco al massacro che termina in un silenzio estenuante, da cui nessuno risulta
vincitore…..Ne scaturisce uno spettacolo ben strutturato e godibile, caratteristiche non così usuali
da incontrare, dove – in una scenografia essenziale e quasi senza la necessità di ulteriori orpelli –
la densità della parola gioca a rimpiattino con sé stessa, emergendo vincente e sovrana…”
Link Recensione KLP – Mario Bianchi – Prova aperta a Teatri della Cupa
About us
Areté Ensemble nasce da un’idea di Annika Strøhm e Saba Salvemini a cui si è unito un ensemble di artisti internazionale, ci si ritrova in Areté solamente quando sorge la necessità di un progetto comune. Si occupa di produzione teatrale e cinematografica oltre che di formazione e pedagogia teatrale a tutti i livelli. Dal 2007 i nostri spettacoli hanno fatto oltre 1000 repliche in Italia ed all’estero in festival, teatri…. I nostri cortometraggi hanno partecipato a numerosi Festival Nazionali ed Internazionali vincendo diversi premi. Sono stati realizzati seminari di formazione teatrale per professionisti e principianti in tutta Italia oltre a numerosi laboratori teatrali per le scuole inferiori e superiori. Sono state avviate diverse collaborazioni nazionali ed internazionali con compagnie, artisti ed enti. La compagnia ha sede legale in Puglia e due sedi operative una a Biella e una a Milano.
Saba Salvemini si diploma alla scuola del Teatro Stabile di Genova nel 2000 mentre Annika Strøhm si diploma alla Nordic Theatre Academy nel 2001. Frequentano, per cinque anni il lavoro di Jurij Alshitz e dei suoi allievi G. Borgia e C. Di Domenico con cui fondano la Compagnia delle formiche. Contemporaneamente continuano a formarsi seguendo brevi workshop con diversi maestri (P. Byland, D. Manfredini, P. Nani, R. Mirecka, Compagnia Arbalete, etc.). Oltre a vari laboratori tenuti da Anton Milenin, che decidono di seguire per due anni. Nel 2007 fondano Areté Ensemble, per cominciare cosi lo sviluppo di una propria poetica. Nel 2009 l’incontro con Jean-Paul Denizon, attore e aiuto regista di Peter Brook, seguito dalla compagnia per quattro anni nei suoi laboratori e con il quale hanno realizzato la produzione dello spettacolo “Una scimmia all’Accademia” di Kafka, di cui Denizon ha curato la regia.
Cipriani e Gambaccini incrociano le loro strade sulla scena pur venendo da esperienze diverse. Creano insieme gli spettacoli “Certi Giorni”, “L’Onorevole” e “Arianna nel labirinto”, questo ultimo prodotto dal Teatro Era, Teatro Nazionale della Toscana. Si occupano di Pedagogia Teatrale rivolta a piccoli e grandi. Michele Cipriani si diploma nel 2000 alla “Civica Scuola d’Arte drammatica P. Grassi”. Nel 2008 inizia la sua collaborazione con il Teatro Kismet con cui porta in scena numerosi spettacoli con la regia di Teresa Ludovico. Dal 2014 al 2017 recita ne “Re lear”, “Alla Luce”, “Il nulla facente” prodotti dal Teatro Era, per la regia di Roberto Bacci, gli ultimi due con la drammaturgia di Michele Santeramo. Partecipa come attore e diverse produzioni teatrali per diverse compagnie dal respiro nazionale. Nel 2020 è co-protagonista nel film “La Rivincita” per la regia di Leo Muscato e prodotto da Rai Cinema e Altre Storie. Arianna Gambaccini si forma seguendo il percorso della scuola di Teatro di Graziano Giusti lavorando con Al Yamanuci e Corrado Veneziano; e partecipando al corso per Attori del Cust di Urbino. Segue poi laboratori teatrali con Michele Santeramo, Leo Muscato, Michele Sinisi, Gualtiero De Santi, Gilberto Santini, Maria Cassi, Lino Musella e Paolo Mazzarelli. Negli ultimi anni partecipa a diverse produzioni tra cui “Vite spezzate” del Teatro Kismet Opera, “Farfalle” di Animalenta Teatro, “Sola contro la mafia” di Teatro Ermitage. Scrive e dirige “Certi Giorni” e “Arianna nel labirinto”. Nel 2017 è protagonista del cortometraggio “la Giornata”, di Pippo Mezzapesa, cortometraggio entrato in cinquina dei David di Donatello, e vincitore dei Nastri d’Argento.